La Cosmologia di Martinus
Sito informativo sulla Scienza Spirituale, l'Eterna Visione del Mondo

Una questione di tolleranza

Martinus rispondeva alle domande dei lettori sulla rivista Kosmos .
Questa qui sotto è del 1933.


Domanda: Come è possibile per qualcuno raggiungere il livello di tolleranza di cui parla Martinus? Ci sono tanti uomini che io non posso tollerare, per non dire amare, e non capisco come potrei mai arrivare a tanto.
Risposta: Amare il prossimo non dipende unicamente dalla volontà ma, come il talento per la musica, si basa su un talento innato. Un talento innato a sua volta è risultato di allenamento o pratica precedenti, forse nel corso di tante vite precedenti. Questa pratica risulta infine nel culmine del talento, ed a questo punto l'individuo sarà diventato un genio nel campo in questione. Gran parte dell'esercizio della genialità morale o della perfetta capacità di amare il prossimo, si svolge automaticamente, provando la sofferenza, e pertanto sfugge al controllo della volontà. Ma qui saranno indicati alcuni degli elementi più importanti di quell'aspetto dell'esercizio della menzionata facoltà, che dipendono dalla volontà e su cui l'individuo può perciò lavorare consciamente nella propria crescita verso una vera o perfetta manifestazione dell'amore.

Cancella il concetto di "nemici" dalla tua coscienza.

Non replicare mai all'ira, alla calunnia o ad altre forme di dispiacere, rivolte contro di te.

Non dire mai qualcosa di male di qualcuno o di qualcosa.

Sii assolutamente sincero ed onesto in tutte le situazioni della vita.

Non farti mai influenzare in nessun modo dalle lusinghe, dalle lodi o dalla critica.

Non prendere mai parte all'uccisione, nè all'inferimento di lesioni o di mutilazioni.

Non permettere mai ai tuoi pensieri di deviare dal dedicarsi a come tu possa servire i tuoi simili nel migliore dei modi. Così praticherai la forma più alta dello yoga o l'esercizio più completo di quella parte del tuo sviluppo, che hai a portata di mano, e che insieme con l'altra parte, consistente nell'elaborazione della tua natura operata dalla vita stessa, ti porterà infine alla genialità morale e ti trasformerà in un essere perfetto, in un essere umano simile a Dio.

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