Il matrimonio

Martinus


1. Il matrimonio felice si fonda su di una funzione automatica organicamente incorporata guidata dall'istinto onnidominante

Gli uomini del nostro tempo vivono in un mondo pieno di problemi, ed alcuni di quelli più grandi e difficili si accumulano entro la sfera che chiamiamo matrimonio. Matrimoni infelici e divorzi non sono rari ai nostri giorni, piuttosto si può dire che sta diventando un'eccezione alla regola incontrare persone che sono vissute insieme per molto tempo in un matrimonio felice. Ma qual è la causa per cui l'uomo terrestre vive in quello che io chiamo la zona dei matrimoni infelici?

Il problema è molto profondo, e per poterlo capire totalmente, dobbiamo concentrare la nostra coscienza sul regno animale, siccome qui troviamo l'origine di tutti i principi che illustrerò in questa conferenza. Nel regno animale la convivenza fra due esseri di sesso opposto è il paradiso stesso. In questo paradiso non c'è nessuna intromissione dell'intelligenza o della forza di volontà consapevole, il matrimonio felice si fonda totalmente su di una funzione automatica organicamente incorporata guidata dall'istinto onnidominante. Quando i piccoli sono cresciuti e possono arrangiarsi da soli, vengono animati da uno stimolo che li conduce verso un essere del sesso opposto, che è anch'esso dominato da un tale stimolo. Diventano per così dire condizioni vitali l'uno per l'altro, non conoscono altre ragioni per vivere, non hanno istinti che creino altri tipi di desideri mentali. La voglia reciproca di possedere completamente il partner legittimo è, durante la stagione degli amori, il fattore fondamentale dell'istinto di conservazione di questi esseri. Un qualsiasi tentativo di intervenire qui fa scattare nel maschio una gelosia furiosa, abbinata a un totale disprezzo per la morte. Che questa convivenza sia il paradiso stesso nel vero regno animale viene raccontato da migliaia di piccole gole in primavera, quando il sole, la luce ed il caldo ritornano ed i boschi e le terre si rinverdiscono. Sono inni al matrimonio che sentiamo nel fischio dello storno e nel trillo delle allodole, dei tordi e degli usignoli. Tutta questa schiera canterina diventa una schiera di angeli custodi di tutti quei piccoli esseri, che dal piano spirituale si incarnano come le loro progenie o piccoli. Il bel canto d'uccello in primavera e all'inizio dell'estate, è dunque in realtà espressione vitale di un "paradiso" con il canto grandioso d'esultanza degli "angeli" in onore dell'eterna, onnipotente Divinità.

2. Gli uomini terrestri stanno sperimentando l'espulsione dal paradiso; hanno mangiato i frutti dell'albero della coscienza
Ma gli uomini terrestri allora, si trovano nello stesso paradiso ? No, stanno appunto sperimentando l´"espulsione dal paradiso". Hanno mangiato i frutti dell´albero della coscienza del bene e del male", che vuol dire, che non fondano più la loro vita esclusivamente su funzioni automatiche istintive, ma hanno cominciato a intervenire nella struttura dell´esistenza con la loro nascente guida della volontà, chiaramente conscia ed intelligentemente impostata. Hanno cominciato a partecipare alla creazione, e questo interesse è accresciuto a tal punto che non vogliono più, come gli animali, costruire solo il nido o la tana, ma desiderano anche, in maggior o minor misura, intervenire in campi che non riguardano assolutamente la convivenza matrimoniale. Dunque non seguono più interamente le leggi della loro struttura organica animale, ma passano sempre di più a fondare la propria vita sulla loro risvegliata intelligenza. L´uomo terrestre pensante e creativo non è più un essere domiciliato nel paradiso degli animali, anche se periodicamente, soprattutto come uomo giovane, quando è innamorato d´un essere del sesso opposto, può sperimentare dei chiarori di questo paradiso. Gli uomini innamorati sperimentano per un breve periodo di tempo il "paradiso perduto", e spesso, influenzati dell´estasi dell´innamoramento, sono del parere che questo stato possa durare per sempre, almeno una vita intera, e si sposano ed hanno figli, ma un bel giorno forse sentono di non avere niente in comune oltre ai figli che hanno avuto. Uno di loro (oppure tutti e due) forse si innamora di un altro e pensa, se solo avesse avuto lei (lui) invece del suo partner legittimo, la vita sarebbe stata pura felicità. Divorziano ed ognuno di loro forse si sposa di nuovo per poi scoprire dopo un po', che neanche questo matrimonio è diventato quello che credevano. I figli sono diventati figli di genitori divorziati e sperimentano, se sono sensibili, una scissione e si sentono sradicati nella propria esistenza cosa che può essere molto dolorosa e tormentosa per loro.

3. Gli uomini terrestri sono esseri di transizione da uno stato animale ad uno stato umano
Ma perché il fatto, che l'uomo comincia a pensare e creare, influenza in modo perturbatorio la capacità del medesimo essere di vivere con un partner legittimo in una convivenza felice al cento per cento? Perché gli uomini terrestri, sia psichicamente che fisicamente, sono soggetti ad un processo di trasformazione. Non sono più animali veri, anche se il loro organismo tuttora è un organismo mammifero, e non sono ancora uomini veri. Sono esseri di transizione da uno stato animale a uno stato umano ed hanno nella loro coscienza e nel loro organismo la manifestazione energetica di tutte e due le zone. L'uomo che piange il partner che lo tradiva, che non era fedele e se ne è andato con qualcun altro, mentre migliaia di gole di uccelli cantano le lodi del paradiso in cui si trovano gli animali, è un essere che è messo fuori dal paradiso. Si trova fuori al buio, e la moglie o il marito che non era fedele, scoprirà man mano che la felicità assoluta non era possibile trovarla neanche con il nuovo partner. Non possono più sperimentare il paradiso degli animali altro che sotto forma di barlumi di felicità, e non conoscono neanche un paradiso più alto. Il piano mondiale Divino che cosa ha da dire a tali esseri?

4. Il principio polare cosmico
Tutte le variazioni di stati d'infelicità nel campo sessuale, tra cui anche i tanti matrimoni infelici, che gli uomini della terra subiscono ai tempi nostri, hanno le loro radici in quel principio cosmico che io nelle mie analisi chiamo principio polare. Questo principio promuove lo sviluppo di ogni forma di vita coscienziale, attraverso tutte le fasi evolutive mentali, negli esseri viventi nell'universo. Esso fa sì che il loro destino sia luce o buio, manifestantesi in esseri maschili o femminili oppure in esseri in cui ci sia equilibrio fra il polo maschile e quello femminile e rappresenta fasi di sviluppo che l'uomo terrestre non ha ancora raggiunto all'interno del suo attuale ciclo a spirale evolutivo. Nessun uomo terrestre è uomo al cento per cento, o donna al cento per cento. Gli esseri maschili e femminili al cento per cento si trovano nel regno animale vero, dove il polo opposto è latente nell'essere. In tutti gli uomini ed in tutte le donne dell'umanità terrestre il polo opposto, cioè per quanto riguarda gli uomini il polo femminile e per le donne il polo maschile, si trova in fase di sviluppo. Questa costellazione di poli fa sì che la coscienza e la sfera d'interesse degli esseri si dividano diventando così un tipo di essere doppio. Entro il campo sessuale sono tuttora sottoposti all'istinto sessuale. Questo stimolo esiste nella loro coscienza come una sorta d'istinto primordiale, che causa il loro interesse e la loro dipendenza dal principio del partner. Ma la loro coscienza ha anche un altro lato, un lato che l'animale non ha. Questo lato è rappresentato da riflessione, sapienza, idee, interesse per questioni sociali, religione, arte, tecnica, scienza eccetera, tutte cose che non hanno niente a che fare con la riproduzione. L'ammirazione e l'interesse per il partner legittimo possono occupare una parte più o meno grande della coscienza dell'uomo terrestre, ma non così grande che una donna possa aspettarsi di possedere completamente il proprio marito, così come un uomo non può contare sul possesso completo della moglie.

5. Il matrimonio è una delle prove più grandi per gli uomini terrestri, è una pietra per arrotare spirituale
L'uomo terrestre ha dunque una sfera d'interessi, che lo rendono animale, ed un lato nuovo, una nuova sfera d'interessi, che mostra che sta diventando un altro essere, un uomo vero. Ha nella sua coscienza uno stato primordiale, che sta degenerando, ed un lato che si sta sviluppando, ed è ovvio, che questi due stati devono essere in conflitto tra di loro, creando così facilmente dolore e tristezza. L'uomo terrestre innamorato, il cui amore è ricambiato, sperimenta un incontro divino con il Paradiso Terrestre, raggiunge l'esperienza animale della "grande nascita", cioè uno stato d´equilibrio mentale interiore, dove tutto risplende in una luce Divina. Questo legame totale felice costituisce quello che chiamiamo matrimonio felice. Ma normalmente questo innamoramento non dura. Non è comune incontrare uomini che siano stati permanentemente innamorati per esempio per quarant'anni. Al contrario la vita ha confermato il culmine dell'innamoramento come fenomeno limitato. A questo culmine è stato dato il nome di "luna di miele". La durata di questo periodo può naturalmente variare da giorni e mesi ad anni, ed con esso l'uomo sperimenta un ultimo saluto dal paradiso risplendente d'una zona ormai passata. Allora la questione è se l'amicizia reciproca e gli interessi comuni, e soprattutto l'amore per i figli, abbiano una forza tale che la moglie ed il marito possano convivere in armonia basata su queste qualità umane, anche quando arriverà il periodo in cui l´innamoramento sarà meno forte. Migliaia di uomini non hanno la pazienza di provare ciò, ma si buttano in nuove relazioni, in cui dopo un periodo di tempo forse fanno naufragio di nuovo, per cui, se abbandonano il precedente partner legittimo ed i figli, si prendono un destino abbastanza spiacevole nelle vite successive. Il matrimonio per ora è una delle prove più grandi degli uomini terrestri, è una pietra per arrotare spirituale, che contribuisce a limare i bordi duri ed affilati della coscienza dell'uomo terrestre. Sul piano puramente umano il matrimonio è un campo di lavoro, dove chi vuole lavorare volentieri al proprio sviluppo ha grande possibilità di superare molto del proprio egoismo. Non è possibile evitare, che un uomo mostri i suoi lati meno positivi nel contatto con i suoi, quelli che frequenta tutti i giorni, perciò c'è bisogno anche nel matrimonio di comprensione, di tolleranza ed amore umano, e queste sono appunto le qualità che diventano i fattori essenziali nello sviluppo coscienziale dell'uomo vero. Naturalmente possono esserci situazioni, che sono talmente aggravanti, che uno dei coniugi, anche laddove ci siano figli, deve usare il vecchio detto "se tu vai a destra, io vado a sinistra", e allora è meglio se uno può superare l'odio o l'amarezza nei confronti dell'altro partner che forse si sono accumulati nella coscienza. In realtà l'altro partner è solo uno strumento, attraverso il quale uno raccoglie quello che una volta ha seminato.

6. Lo sviluppo graduale del polo opposto della coscienza viene sperimentato come la sfera d'interessi umana
Quando l'uomo terrestre si avvicina al suo trentesimo anno, i suoi organi coscienziali sono completamente sviluppati e la ripetizione delle vite passate sta per essere terminata*. A questo punto la sua nuova sfera d'interessi comincia a farsi valere sul serio, ed è allora che spesso cominciano le difficoltà matrimoniali. Capita, che uno dei coniugi scopra un lato nell'altro, che lui o lei non possiede, e questo può dare luogo alla gelosia. Tanti coniugi sono gelosi degli interessi dell'altro. In innumerevoli conversazioni con uomini che sono venuti da me, ho avuto l'occasione di osservare queste cose e di vedere i dolori e le crisi mentali che causano. È molto importante per me far osservare tutto questo, perché voi così possiate imparare meglio a comprendere vostro marito o vostra moglie. Comprendere il partner legittimo significa comprendere il ragionamento di lui o di lei. È importante imparare a capire che quando vi sposate vi collegate con un uomo / una donna che, oltre all'interesse per voi, ha anche un campo d'interessi nella sua coscienza, che non vi riguarda. Le mie analisi cosmiche vi spiegano, che quando vi unite in matrimonio vi sposate in realtà con un "essere gemello". Questo concetto gemello non è di natura fisica, ma psichica, ed è di grande importanza che gli uomini, man mano che maturano umanamente, facciano conoscenza di ciò. Ogni uomo ha nella sua coscienza una "sorella gemella", come ogni donna ha nella sua coscienza un "fratello gemello". Vi portate dunque nel matrimonio un "gemello". Cosa di cui i più non si rendono conto. Questo gemello si fonda sullo sviluppo graduale del polo opposto nella coscienza, e viene sperimentato come la sua sfera d'interessi umana. Non sono il polo maschile nell'uomo e il polo femminile nella donna che creano le difficoltà più grandi nel matrimonio del nostro tempo, ma sono il polo femminile dell'uomo e il polo maschile della donna che rendono instabili i matrimoni del nostro tempo.

7. Mano a mano che la nuova sfera d'interessi si sviluppa negli individui, l'istinto dell'innamoramento viene minato
Perché così tanti uomini si buttano in una relazione sessuale dopo l'altra, benché la loro facoltà d'innamoramento stia degenerando? Dato che si innamorano tuttavia di partner nuovi, si potrebbe pensare, che al contrario la loro facoltà d'innamoramento sia in aumento. Tutti questi innamoramenti non sono in realtà innamoramenti veri come quelli che accadono in giovane età. Sono un tipo di sostituzione. Quando la facoltà d'innamoramento degenera, e la nuova sfera d'interessi ancora non è sufficientemente forte da reggere la vita coscienziale dell'essere, può darsi, che si provi a rinnovare la propria facoltà d´innamoramento cercando costantemente nuovi partner. Non si conoscono le forze cosmiche dietro il proprio stato, ma man mano se ne farà conoscenza. Mano a mano che la nuova sfera d'interessi cresce negli individui, l'istinto dell'innamoramento viene minato. Mentre l'animale continua a sperimentare l'istinto dell'innamoramento in forma di periodiche stagioni degli amori, vediamo che lo stesso istinto nell'uomo terrestre viene sempre più rimandato alla gioventù. In ogni vita che l'uomo passa, questo istinto viene ripetuto in un'età sempre più giovane. Arriva a un certo stadio nei primi anni della gioventù, quando si sperimenta il principio matrimoniale fino alla perfezione. Anima tutta la coscienza, perché è una ripetizione. L'essere in questo momento non è ancora arrivato alla maturità spirituale per cui si era sviluppato nella vita precedente. Senza la conoscenza di queste circostanze si sente convinto che i sentimenti che ha per il momento sono di carattere durevole per tutta la vita, e si sposa per poi forse pentirsi amaramente. Nella futura cultura mondiale si insegnerà agli uomini a fare la conoscenza della loro natura, e gli si insegnerà che cosa si esige nel matrimonio e quali sono le qualificazioni che l'uomo terrestre ha per poter creare un matrimonio armonico. Perché questo problema non viene risolto con un certificato di matrimonio, rilasciato da autorità ecclesiastiche o da autorità civili. La cosa fondamentale su cui si può veramente costruire una relazione ai giorni nostri, se si vuole vivere in un matrimonio felice, sono il contatto mentale e gli interessi in comune. Se queste condizioni esistono, il certificato di matrimonio in fondo è superfluo.

Da una conferenza nel Martinus Center, Klint, venerdì 17 luglio 1942.

*) Secondo Martinus, per analogia con la ripetizione del corpo fisico nell'utero della donna, l'essere vivente ripete, in ogni incarnazione, le vite precedenti, dalla nascita all'età di circa trent'anni. Significa che l'individuo sperimenta nella vita quotidiana esperienze che gradualmente lo rendono cosciente delle facoltà e dei caratteri che lui ha sviluppato in realtà nelle vite passate. Raggiunta l'età di circa trent'anni l'individuo continua a sviluppare le facoltà intellettuali e sentimentali nuove, e queste facoltà si ripetono nella prossima vita negli ultimi anni che precedono l'età di trent'anni.

© Istituto Martinus 1981

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